Definizione di chilocaloria

Quale e quanto cibo occorre mangiare per star bene ? Alla prima domanda ("quale cibo") si può rispondere molto facilmente: tutti i cibi possibili, alternandoli, e cercando di evitare di mangiare troppo spesso sempre le stesse cose. Ogni alimento porta con sè il proprio apporto nutritivo, distinto da alimento ad alimento, e quindi variando l'alimentazione faremo arrivare al nostro organismo tutti gli apporti nutritivi di cui ha bisogno.

Quanto cibo ?



Alla seconda domanda ("quanto cibo") si può rispondere che la quantità di cibo dipende dall'età e dall'attività svolta dalla persona. Ecco alcuni esempi: I valori forniti sono puramente indicativi, ma molto prossimi alla realtà. Ingerire cibo significa accumulare energia, e non bisogna accumulare più energia di quanta se ne consuma al giorno, altrimenti si ingrassa.

La superalimentazione

Fino agli anni '50 non esistevano problemi di superalimentazione delle persone, in tempo di guerra addirittura era già una fortuna mangiare qualcosa. Nel dopoguerra, col benessere e con la sempre più abbondante disponibilità di cibo e di "tentazioni", abbiamo assistito ad un progressivo ingrassamento della popolazione che oggi si traduce nel "rischio obesità" per il 30% degli adolescenti.

Oggi più che mai, proprio per la grande disponibilità di cibo, occorre stare attenti a non mangiare più del necessario per non andare in sovrappeso, con tutte le conseguenze derivanti (ipertensione, colesterolo, affaticamento del cuore, arteriosclerosi, ecc.).

Oggi più che mai, ancora, occorre essere informati su quel che si mangia e sul contenuto calorico degli alimenti. La legge, per fortuna, obbliga i produttori a scrivere sulle etichette un gran numero di informazioni tra cui una importantissima: il numero di chilocalorie per 100 g di prodotto.

Definizione di caloria

Saper leggere bene l'etichetta dei prodotti acquistati al supermercato è di fondamentale importanza, e quindi qui dappresso daremo la definizione esatta di chilocaloria e le informazioni sui simboli utilizzati per rappresentarla.

La caloria detta anche "piccola caloria" ed indicata a livello internazionale col simbolo cal (si osservi la "c" minuscola) è la quantità di calore necessaria per elevare di 1 grado centigrado una quantità di aqua pari ad 1 g.

La chilocaloria detta anche "grande caloria" ed indicata a livello internazionale col simbolo Cal (si osservi la "C" maiuscola) è la quantità di calore necessaria per elevare di 1 grado centigrado una quantità di aqua pari ad 1 kg.

La chilocaloria è talvolta impropriamente indicata col simbolo kcal , dove come sempre il prefisso k indica il moltiplicatore per 1.000 e cal indica la piccola caloria. Ed in effetti, se riguardate le definizioni che abbiamo dato, mille piccole calorie equivalgono ad una grande caloria.

Se su qualche etichetta trovaste scritto il simbolo kCal si tratterebbe della manifestazione dell'ignoranza di chi ha preparato l'etichetta, che non conosce la distinzione tra "cal" e "Cal". Infatti una sola "kCal" indica ben mille chilocalorie, sufficiente ad un operaio per lavorare 4 giorni consecutivi...

Leggere le etichette

Nel leggere le etichette degli alimenti ricordatevi che il numero di chilocalorie indicato è relativo a 100 g di prodotto. Quindi se sulla confezione di uno yogurth naturale magro da 125 g trovate scritto: "valore energetico = 47 kcal" e volete sapere quale sia l'apporto calorico di tutto il vasetto dovete moltiplicare quel valore per 1,25.

Per comprendere esattamente quale sia la quantità energetica di una chilocaloria facciamo un esempio pratico: quante chilocalorie occorrono per portare ad ebollizione la pentola dell'acqua dentro cui cuoceremo gli spaghetti ? Supponiamo che la pentola contenga 5 litri di acqua, cioè 5 kg di acqua, e supponiamo che l'acqua esca dal rubinetto alla temperatura di 20 gradi centigradi. I 5 litri devono passare da 20 a 100 gradi per arrivare all'ebollizione. Se si riguarda la definizione di chilocaloria diventa evidente che le chilocalorie necessarie sono esattamente 400.

Quindi 7 vasetti di yogurth magro naturale da 125 g forniscono al nostro corpo una energia equivalente circa al calore che la nostra cucina a gas fornisce a 5 litri d'acqua per farli arrivare all'ebollizione (si ricordi che il calore è una forma di energia).

Bilancio energetico

Il cibo introdotto nel nostro corpo con gli alimenti si trasforma nell'energia che il nostro organismo consuma durante le varie attività e funzioni.

La differenza tra calorie introdotte e calorie consumate quotidianamente determina la variazione del nostro peso.

Se introduciamo più calorie di quante ne consumiamo l'eccesso di energia viene trasformato in grasso conservato a livello della vita nell'uomo (obesità androide ovvero a forma di mela) e a livello di cosce fianchi e glutei nelle donne (obesità ginoide ovvero a forma di pera) con conseguente aumento del peso corporeo.

Se invece introduciamo meno calorie di quelle a noi necessarie l'organismo interviene in maniera opposta trasformando i depositi di grasso in energia facendo diminuire la massa corporea.